Si è svolta ieri la riunione della commissione ambiente della zona otto per discutere in prima battuta del progetto di rifacimento dei binari della tratta di Via Mac mahon compreso tra Piazza Diocleziano e Via Monteceneri.
Per la verità dalla discussione non è emerso molto, in quanto il progetto era stato consegnato alle parti pochi giorni prima e quindi tutti lo avevano letto in maniera abbastanza superficiale, ed inoltre l'assenza (sic!) del rappresentante di ATM non ha permesso alcun approfondimento tecnico sul progetto, ma ci si è limitati ad ascoltare l'agronomo Pestalozza che ha fatto un escursus sul progetto medesimo che purtroppo conferma tutti i nostri dubbi ad uno ad uno.
Ricapitolando per sommi capi.
1)Pestalozza ha confermato che non parteciperà con la sua Azienda alla gara per i lavori di controllo degli alberi (polling-test pre e post posa in opera) ma chiede per se un incarico al comune di Milano per poter effettuare la supervisione dei lavori in base al progetto che verrà attuato. Ovviamente si tratta di un incarico giustamente a pagamento, di cui al momento non si conoscono ne i costi effettivi (ma questo è meno importante) ne sopratutto i contenuti dell'incarico e di conseguenza i veri eventuali poteri di controlli di cui viene investito l'agronomo.
Di fatto il rischio in questo caso è che tutto finisce in capo all'assessorato, in quanto la zona non ha alcun potere diretto di conferire incarico, se per un qualunque motivo il comune non volesse definire alcun incarico all'agronomo o un incarico limitato avremmo di fatto perso la possibilità di ogni controllo sui lavori. A questo proposito nel mio intervento ho sottolineato come questo rischio era stato da noi individuato nella richiesta iniziale di avere un doppio controllo diretto gratuito sui lavori da parte di un agronomo, affiancato dal tecnico urbanista. Invece la zona ha preferito affidare tutto nelle mani dell'agronomo, con il rischio che lo stesso possa essere estromesso e questo per noi è il primo imperdonabile errore fatto con la delibera di luglio dal consiglio di zona nella sua interezza (tranne il consigliere Caroli che votò contro quella delibera)
2) E' stata poi confermata, restando sul livello dei lavori attorno agli alberi, la decisione (da noi contestata alla base) di fare i polling-test prima e dopo i lavori, questo per scoprire (a detta dei progettisti) quali alberi sono gia a rischio taglio prima dell'inizio dei lavori (Secondo Pestalozza pochissimi) e quanti lo saranno a fine lavori, dopo che si provvederà a tagliare in alcuni casi fino al 30% delle radici a lato binario, i successivi controlli stabiliranno se e quanti alberi potranno essere tagliati o resteranno in piedi. L'agronomo è ottimista. Noi no.
Su questo punto specifico noi abbiamo da subito contestato il metodo di lavoro e di controllo sugli alberi, proponendo uno scavo sperimentale di qualche decina di metri, per verificare su un breve tratto quelli che possono essere gli effetti del taglio delle radici sulla sostanziale tenuta degli alberi. Punto che ribadiamo in quanto riteniamo assolutamente a rischio la stessa esecuzione dei lavori, di cui oggi non conosciamo (se non a livello teorico) il metodo di intervento, nessuno invece è in grado ad oggi di stabilire quali e quanti rischi questi alberi corrono proprio durante le operazioni di scavo e messa in posa dei binari. All'ottimismo dell'agronomo (che però parla in base a risultati raggiunti dove ha operato con la sua azienda) si contrappone il rischio reale di una mancanza di controlli (vedi punto uno) o di controlli limitati ed insufficienti nel tempo.
Pertanto anche su questo punto ribadiamo la nostra contrarietà al progetto.
3) I costi del progetto sono diminuiti passando complessivamente da 8 milioni di euro a 6,2 milioni di euro, non è ben chiaro non essendo stato presente il tecnico ATM dove questi risparmi sono stati fatti.
Rivendichiamo parte importante del merito di aver obbligato ATM a ridurre i costi, infatti se la nostra protesta non avesse messo in evidenza la assoluta irricevibilità per i cittadini del primo progetto, forse oggi spenderemmo più soldi per avere gli olmi tutti tagliati.
4) Si mantiene il manto erboso della corsia e di fatto non si ipotizza la realizzazione di una corsia preferenziale.
Anche in questo caso, prima di tutto il resto, la vittoria è nostra e dei cittadini che da subito ci siamo battuti per il mantenimento della linea tramviaria e del filare degli Olmi, questo anche quanto altri personaggi come il presidente stesso della commissione ambiente otto, sostenevano soluzioni che prevedevano lo spostamento dei medesimi olmi, o ancora peggio definivano gli olmi come "l'ombra dei tram". La nostra mobilitazione li ha costretti a cambiare idea.
5) Verrà ristretta la distanza tra i binari proprio allo scopo di salvaguardare gli olmi.
Questa è una proposta dell'architetto Boatti contenuta nel documento che fu inviato a ATM in prima istanza. Apprezzabile risultato, ma il problema purtroppo si allevia ma non si risolve solo con questo avvicinamento della distanza dei binari in quanto lo spazio rimane sempre a nostro avviso a rischio per la salute e la tenuta degli olmi.
6) La realizzazione avviene in due diversi tronconi
Questo potrebbe essere positivo sulla tenuta degli olmi, qualora si vedesse che i lavori della prima tranche mettono a rischio troppi alberi, ma solo se vi è la volontà reale di rimettere mano in seconda battuta allo stesso progetto.
Tirando le somme, riteniamo come comitato di poter esprimere alcune considerazioni di fondo, la prima riguarda i miglioramenti ottenuti quali la riduzione del costo dell'opera, alcuni accorgimenti tecnici e l'aver bloccato la realizzazione della corsia preferenziale. Ma pur essendo importanti concessioni migliorative, rimangono marginali a nostro avviso rispetto al rischio che il filare venga messo a rischio nella misura ben superiore al 20% degli alberi (percentuale già inaccettabile per noi) cosi come previsto dalla relazione di accompagnamento del progetto medesimo a firma della dottoressa Gatti. Non dimentichiamoci che il nostro obbiettivo è salvare tutti, o comunque la stragrande maggioranza degli olmi del filare in quanto riteniamo che questo possa essere fatto in maniera concreta con gli accorgimenti da noi proposti a diverse riprese. A questo va inoltre aggiunto il rischio assolutamente reale, di una mancanza di controllo diretto sui lavori se il comune non dovesse accettare la richiesta dell'agronomo che comunque si troverebbe nella posizione di controllore indicato dal controllato e quindi una posizione a nostro avviso molto debole se non addirittura con il rischio di essere ininfluente, ma per poter capire quali saranno i compiti di controllo dovremmo avere in mano l'incarico del comune all'agronomo.
Quindi pur avendo notato alcune minime migliorie sotto l'aspetto tecnico ed economico, non possiamo allo stato attuale che rigettare questo progetto come assolutamente inadeguato per la tutela primaria degli olmi di via Mac mahon la cui messa a rischio non è affatto superata e purtroppo ci appare sempre meno ipotetica.
Quindi non ci fermiamo qui ma continueremo la nostra lotta ma per questo ci serve da oggi il vostro appoggio concreto e costruttivo.
Lorenzo Croce
Lorenzo Croce
4 commenti:
E' arrivato un commento offensivo e non firmato. per questo motivo non lo pubblico se qualcuno ha qualcosa da dire, libero di farlo, anche se contrario alle nostre idee, ci mancherebbe altro, ma i codardi che non hanno il coraggio di firmarsi qui non hanno agio.
E' arrivato un commento offensivo e non firmato. per questo motivo non lo pubblico se qualcuno ha qualcosa da dire, libero di farlo, anche se contrario alle nostre idee, ci mancherebbe altro, ma i codardi che non hanno il coraggio di firmarsi qui non hanno agio.
Chi commenta senza avere il coraggio di firmarsi è solo un VIGLIACCO. Chi aggiunge anche commenti offensivi è pure un povero IGNORANTE, perchè spreca un'occasione importante per dare un contributo costruttivo ad una causa importante. Potrebbe anche avere degli interessi privati nella questione, che infatti è solo un business di movimento terra, legname per compostaggio, biomassa e di tutti gli altri affari (sostituzione di traversine, binari, cantiere, alberelli nuoivi ecc.) Oppure è anche un credulone, uno di quelli che credono ancora a Babbo Natale ed alle promesse delle nostre amministrazioni. La realtà (mi riferisco a chi è cervello-pensante-dotato) è che il progetto dell'ottimo Pestalozza è perfetto ... ma i manovratori da cui dipende il tutto NO! Vogliamo ricordarci qual era l'intenzione iniziale??? VOLEVANO TAGLIARE TUTTI I 180 alberi!!! Tanto ... facevano ombra ai binari! Tanto ... avrebbero rimesso degli alberelli nuovi! Tanto .... CHISSENEFREGA del verde (infatti la Bisconti, responsabile del verde, STA MUTA E ZITTA ... ma siamo sicuri che esiste davvero???)!!! E Rota, dirigente ATM, aveva raccontato la favoletta dei binari a rischio e dei quasi immediati deragliamenti dei tram. FALSITA'!!!E' passato più di un anno e i mezzi VIAGGIANO BENISSIMO!!! E le alberature, cioè i circa 200 olmi, ridotte in pellet, cippato , teleriscaldamento o compostaggio rappresentano UN AFFARE DA milioni DI EURO. Mentre i frontalisti di Mac Mahon si vedrebbero deprezzati i loro immobili per centinaia di migliaia di euro, in quanto l'apetto paesistico del filare dà un valore aggiunto che supera il 1.000.000. di euro. Dare fiducia a questa amministrazione potrebbe essere la fine delle alberature, perchè una volta danneggiate o dichiarate RISCHIOSE ( e non lo sono mai state pericolose o malate ... guarda caso, potrebberlo diventare proprio ora!?! Chissà come mai???) sarebbero abbattute. Ed è qusto che avverrà!Perchè il progetto iniziale non è mai stato abbandonato. Ci diranno: "VI ABBIAMO ASCOLTATO, CI ABBIAMO PROVATO ... ma è andata male". Il danno e la beffa. Cercando di uscirne alla grande ... E non si potrà più tornare indietro. Invece altre soluzioni ci sono ... ma senza business, è questo il difetto ... tutto qui. Dipende da noi, non farci prendere in giro. E non badare ai commenti di cretini, ignoranti, vigliacchi, affaristi e creduloni.
Il commento sopra non doveva essere anonimo perchè il mio nome l'ho messo: Salvina Inzana. Forse ho cliccato in modo errato. Ora ho rimediato.
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